Archivi categoria: Numero 15

Davide Predosin, “Un lavoro”

Il primo lavoro dopo la laurea, tanti anni fa, l’ho trovato tramite agenzia interinale: mi hanno assunto per sei mesi come magazziniere in un’azienda che si occupava dello stoccaggio e della spedizione di vestiti per bambini. Non ho mai visto … Continua a leggere

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Federico Iarlori, “Parigi difesa a uomo”

Un dolore intenso, diffuso; le mani velate di sangue; un freddo umido, spaesante. Non ricordo altro. Poi gli occhi azzurri di Katarzyna – mia moglie non mi guarda così da un pezzo – le sue labbra sottili, i denti piccoli … Continua a leggere

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Alessandra Perna, “Devi creare, basta vedere”

“Hai un limite. È questo il segreto. Quando arredi oltre le pareti non puoi andare.” È la prima volta che sento il tono della sua voce. Io e Totò ci ritroviamo sul pianerottolo tutte le mattina alle sette. Usciamo insieme … Continua a leggere

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Iacopo La Forgia, “La mano del ladro”

1. Mi è sempre piaciuto rubare, fin da ragazzino. Mi ha insegnato mia nonna Adelaide. Passavamo al mercato e mi parlava della sua vita durante la guerra. Viveva in campagna e verso la fine della guerra i tedeschi che si … Continua a leggere

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Giuseppe Imbrogno, “Gli altri”

Ogni sera, prima di andare a dormire, prendo dal comodino i tappi di cera che mi hai portato da Zurigo. Li scaldo fra le dita, li inserisco nei canali uditivi. Premo forte, un po’ fa male, voglio che aderiscano perfettamente. … Continua a leggere

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