Anna Ranzani, “Bernhard”

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EDITORIALE

Benvenuti sul quarto numero “postumo” di Cadillac, che somiglia ben poco a un numero di Cadillac ma anche a buona parte delle pubblicazioni amatoriali, commerciali o accademiche in circolo, e per una semplice ragione: è una raccolta di nove riflessioni personali nate per il web, e nello specifico per un blog personale, dietroleparole.it. Queste riflessioni, che riguardano otto edizioni di opere di Thomas Bernhard (più una sua curatela), sono state qui riproposte (senza alcuna modifica) sia perché sono puntuali, concise, ispirate, affezionate e umili, sia perché sono uno sprone alla lettura e spesso affrontano libri attualmente non reperibili sul mercato italiano (come Il loden, Piazza degli eroi o La partita a carte), proponendo spunti, citazioni e rimandi altrimenti irraggiungibili.
In tutto questo, l’identità dell’autore ha poca importanza: Anna Ranzani non è un critico, non lavora in editoria, non è uno scrittore, e non aspira a nessuna delle tre cose; Anna Ranzani è una lettrice forte con una predilezione per la letteratura austriaca, e in particolare per Thomas Bernhard e Ingeborg Bachmann, ma anche un amore ampio per la letteratura di tutto il mondo. Scrive bene, ha letto tanto, potrebbe essere la persona con la quale noi tutti vorremmo chiacchierare di letteratura davanti a un tè, ma è anche possibile che non lo sia, che non le piaccia parlare, e che il suo blog letterario, nato dalla passione, non abbia bisogno della condivisione. In ogni caso, tutto ciò è irrilevante. Vi lasciamo con ciò che scrive lei stessa sul suo blog alla voce “about”:
«Se la lettura non è un passatempo, ma una passione – il passatempo è un accessorio e come tale non indispensabile, la passione è invece totalizzante ed esigente – ci si avvicina ai libri come se fossero la meta di un viaggio, si cerca il percorso più opportuno per raggiungerli, forse ci si fa trovare da loro, ci si fa accompagnare dalle loro parole, che non sono mai risposte, ma indicatori di complessità – e la complessità è il segreto della ricchezza – ci si apre alle loro suggestioni che sono sempre, anche, punto di partenza di altri percorsi. È lungo questi tragitti che avvengono gli incontri con quegli autori che poi non si riuscirà più ad abbandonare, perché finiscono per diventare familiari, compagni di una profonda condivisione, di uno sguardo particolare e immediatamente riconoscibile sulla realtà. La lettura intesa in questo senso finisce per costruire mappe, che sono in realtà labirinti; si procede ben sapendo che il territorio è infinito, le sorprese innumerevoli, i tesori sovrabbondanti. Bisogna fare anche i conti con un tipo particolare di ansia, quella di lasciarsi sfuggire per disattenzione, per superficialità, per mancanza di tempo, un libro, un autore, una frase, un verso, che potrebbero illuminare con la loro bellezza un pezzo di vita, e anche quella che nasce dalla paura di dimenticare ciò che si ha avuto la fortuna di trovare. Forse nascono da qui questi che considero solo appunti di lettura (e che non hanno la pretesa di essere recensioni né, tantomeno, scritti di critica letteraria), da qui e anche da una sorta di orgoglio. Perché sono orgogliosa dei libri che ho letto, e di quelli che continuerò a leggere. Scrive Claudio Magris nel suo libro “Alfabeti”: “Una volta Borges ha detto che lasciava ad altri di gloriarsi dei libri che avevano scritto e che la sua gloria erano invece i libri che aveva letto”. Una lezione di umiltà e una dichiarazione d’amore per la lettura».

Anna Ranzani
Email: ingeborg3000@hotmail.com
Sito: dietroleparole.it
Instagram: dietroleparole.it

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INDICE

1. Sotto il ferro della luna
2. Partita a carte
3. Camminare
4. Teatro V
5. L’origine
6. Il loden
7. Goethe muore
8. Piazza degli eroi
9. Poesie scelte di Christine Lavant

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Informazioni su Mauro Maraschi

Mauro Maraschi (Palermo, 1978) è traduttore e redattore. È stato editor della narrativa italiana di Hacca, per la quale ha curato l'antologia ESC (2013). Ha tradotto, tra gli altri, "Complex TV" (minimum fax, 2017), "Masscult e Midcult" (Piano B Edizioni, 2018) di Dwight Macdonald, "Il codice delle creature estinte" (Moscabianca, 2019) di E.B. Hudspeth, e "Io cammino da solo" (Piano B, 2020) di Henry David Thoreau. Scrive per l'Indice dei Libri del Mese.
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