EDITORIALE NUMERO 19
Caro lettore, benvenuto nel numero 19 di Cadillac. Si tratta di un numero speciale, perché costituito da racconti chiesti dalla redazione ad alcuni tra i migliori autori da noi pubblicati, invece che da testi arrivati “spontaneamente”. Sono dieci autori sui quali siamo pronti a scommettere e che vi invitiamo a seguire, al di là della prova specifica qui ospitata.
Si comincia con Andrea Esposito, che seguivamo da tempo, che nel 2017 è stato finalista al Premio Calvino e che ha da poco pubblicato il romanzo Voragine per Il Saggiatore. Il racconto qui proposto, La carne, ci sembra in linea con il romanzo e l’identità autoriale di Esposito, e ripropone la stessa prosa smunta, sanguigna e incedente che ci ha colpiti fin dall’inizio.
Si procede con Claudia Petrucci, secondo noi “the next big thing”, qui in una sua versione più “femminile”, più emotiva, ma in genere tanto versatile e mimetica quanto matura e ferrea sul versante della documentazione e della capacità di parlare dell’Altro da sé. Un’Autrice, cui auguriamo la meritata attenzione di un agente o di una casa editrice.
Proseguiamo con un’altra fuoriclasse, Barbara Bedin, la scrittrice più amata dal nostro comitato di lettura, che l’ha selezionata ben quattro volte. Bedin sa coniugare sorprendentemente costruzione narrativa (non lineare, ma mirata) con tocchi di moderato lirismo e di poesia. È la felice armonia di certi periodi, come vedrete, a dare la misura di ciò che Bedin potrebbe fare, o diventare.
Tocca quindi a Martin Hofer, con il suo A peso morto punta decisamente sullo squallore, rispetto ad altre occasioni. È la storia di un uomo senza nome (gliel’abbiamo chiesto, ma non ha voluto darglielo) che sulla soglia dei sessanta si rende conto che il suo immenso potere non vale l’emozione perduta di non conoscere il contenuto di un regalo. Cinico, spietato, ma mai moralizzante.
Claudia Bruno propone un testo che è più uno scorcio su un possibile romanzo che un racconto (almeno in quella che è la concezione di Cadillac) ma che rappresenta perfettamente l’affusolata, abile e vivida penna dell’autrice. Bruno ha pubblicato con effequ il romanzo Fuori non c’è nessuno, e ne ha un secondo in lavorazione: agenti, scrivetele.
Altra promessa: Annalisa Ambrosio. Qui, con Beccamorties.com, sa farci sorridere e deprimere contemporaneamente, una mossa davvero sleale. Vi invitiamo anche a recuperare il devastante Principio di esplosione su Cadillac 9.
È quindi il momento del viaggiatore Jacopo La Forgia, tra le altre cose eccezionale reporter che, in cerca dello spaesamento, ha davvero camminato Dove il ghiaccio è sottile. La sua prosa ruvida e pulsante trasuda vita vera.
Diego Bertelli tocca un tema delicatissimo, che non vogliamo anticipare, con Motivi famigliari, dimostrando che è possibile astrarsi da sé, scegliere un tema e svolgerlo nel modo più elegante, non spettacolarizzato e stimolante.
Federica Patera torna con qualcosa di diverso dai suoi lavori di pastiche letterario, qualcosa di simile a una fiaba metafisico-psicanalitica, una narrazione sospesa che è pura mancanza, pura descrizione dei vuoti interni a una famiglia e agli individui che la compongono.
E si chiude con Milo Busanelli, forse l’autore da noi più spesso ospitato, che qui ha deciso di premere l’acceleratore sulla componente “disturbante” della sua scrittura. Si è trattato, per noi, del primo caso di una minima “censura”, ed è per questo che proporremo il racconto originale sul sito.
Prima di andare, però, vi chiediamo un applauso per la copertina di Giusy Gallizia, ecco.
Grazie per l’attenzione e buona lettura,
la direzione.
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INDICE
Copertina: Giusy Gallizia
Andrea Esposito, La carne
Claudia Petrucci, Stare nelle cose
Barbara Bedin, Rituali
Martin Hofer, A peso morto
Claudia Bruno, Il mio estremo incognito
Annalisa Ambrosio, Beccamorties.com
Jacopo La Forgia, Dove il ghiaccio è sottile
Diego Bertelli, Motivi famigliari
Federica Patera, Domenica
Milo Busanelli, Rigenerazione [versione pubblicata, “censurata”] o [versione originale]
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