Editoriale
No, questo è davvero l’ultimo numero. No, stavolta davvero.
P.S.: Cadillac è giunta al nono numero. Gli ultimi tre si sono redatti da soli. L’unica competenza che quest’organismo auto-redigente non ha sviluppato è la correzione di bozze. Ce ne scusiamo, o se ne scusa lui. La cura editoriale degli ultimi tre numeri è praticamente nulla, il che va in contraddizione con il Cadillac-pensiero, con il nostro (suo, mio, loro) amore per la cura redazionale, per le revisioni, per le traduzioni maniacali, per tante altre cose che però, nel contesto di una rivista-digitale-autoprodotta-gratuita non rientrano nell’economia delle cose, perché tutti qui hanno un lavoro, e anche Cadillac ce l’ha, e se a qualcuno viene in mente di dire “Beh, se non hai il tempo di fare una cosa bene non la fare”, rispondiamo (risponde? rispondo?) cortesemente che – per quanto siamo d’accordo – Cadillac deve continuare a esistere anche se non ci sono i presupposti affinché esista e che, non a caso, dal prossimo numero non si chiamerà più Cadillac ma Schrödinger.
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INDICE
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Copertina: Lorenzo Ceccotti/LRNZ
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- Edgar Allan Poe, Da solo
- Plath, Lettera d’amore
- Milo Busanelli, La chiamata
- Ilaria Vajngerl, Dinamiche famigliari
- Espen Terjnsen, La prosa di Thomas Bernhard
- Annalisa Ambrosio, Principio d’esplosione
- Serena Rossi, A nicol incrociati
- Rizzardi, Sabina, Dentro
- Simone Tempia (con Jacopo Rosati), Vita con Lloyd
- Nicola Feo, L’ultimo concerto
- Maria Cristina Comparato, Chi mangia bio campa cent’anni